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Anita Pavone

2024-01-01 00:00

Anita Pavone - Formatrice Teatrale

Formatori Teatrali, Campania/For, Formatrice Teatrale, Campania, Animatrice Culturale, Operatrice Culturale,

Anita Pavone

Operatrice e Animatrice culturale territoriale, attrice / doppiatrice (diplomata Voice Art Dubbing RM), iscritta all’albo AEFT

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Artista dal carattere indipendente, con studi di elevata formazione presso accademie e centri di
specializzazione di altissimo livello, con docenti accreditati e riconosciuti per la loro grande esperienza nel campo, attrice/doppiatrice diplomata, mimo, teatro danza, sceglie una via artistica
alternativa che fondi l’amore per il teatro all’impegno sociale. Nasce, all’origine, come mimo, allieva
della scuola di Michele Monetta, entra in compagnia di teatro danza Jules Renard diretta dal
drammaturgo regista Giuseppe Sollazzo. Molti gli spettacoli cui ha partecipato, da: “Senza Trombe
né tamburi” al teatro Acacia, al fringe festival di Roma; a “Molte sono le cose ammirevoli nella vita
di un uomo” al teatro La Perla, e ancora “Una sera mi sono addormentato ed ho sognato Pina
Bausch” a “Corto amore” di Giuseppe De Vita al Teatro Politeama, a “Le Baccanti” sempre per la
regia di Giuseppe De Vita al Teatro di Bari, a Matrioska per la regia dell’autore Pasquale ferro al TIN
(Teatro Instabile Napoli) ed al Centro Teatro Spazio... E ancora Il “Miles Gloriosus” di Plauto per la
regia di Michelangelo Ragni all’Arcas Teatro... al “Morir d’amore di jazz e tango” al Maschio Angioino
con Sasà Mendoza quartet. etc. Nel 2014 fonda, grazie alla proposta di una valente attrice, (Tiziana
Tirrito) un duo “Perzechella e Serafina” che si ispiri alla commedia dell’arte e che proponga spettacoli
da R. Viviani alle storie tratte dal Decamerone alla Pelle di Curzio Malaparte.., dal Ventre di Napoli
di M. Serao alle leggende napoletane di Benedetto Croce... molti dei quali sponsorizzati da
Legambiente Parco Letterario Vesuvio quale testimonial del lavoro artistico legato alla storia
ancestrale dei territori. Ancora, scrive i propri copioni, prediligendo i lavori di narrazione popolare
più consoni alla commedia dell’arte: testi dal sapore atavico e surreale, minimalisti ma di forte
impatto emotivo, spesso avvalendosi dell’ausilio di sonorizzazioni che producano effetti quasi filmici,
con musicisti effettisti, sperimentatori, ricercatori di strumenti e di sonorità d’oltreoceano. E così
sono nati gli spettacoli di cui ne curato le drammaturgie, le regie nonché interpretato, i testi: “Canti
e cunti pe’ Giambattista Basile”; “Intrattenimiento” fiabe sonorizzate da G. Basile ad A. Ruccello con
Rossella Rizzaro; Cuntanne li cante pe’ na jatta affatata” con Enzo Carro.. etc. spettacoli portati in
scena in numerosissime rassegne napoletane e altrettanti festival territoriali. Prosegue con una serie
di collaborazioni prediligendo il rapporto con i musicisti, (Giovanna Panza, Mariella Pandolfi, Maria
Grazia Ritrovato, Edo Puccini, Pasquale Nocerino, Giulio Fazio, Ferdinando Trapani, Ugo Gangheri,
Myriam Lattanzio Arcangelo Michele Casio. Con Antonella Maisto nasce una nuova collaborazione e
partecipa al suo spettacolo sulla storia del fado portoghese andato in scena al Teatro Instabile di
Napoli. Porta in giro spettacoli di teatro canzone o teatro di narrazione su testi fortemente
introspettivi e psicologici che scandaglino l’animo umano e che abbracciano temi sociali, soprattutto
legati al mondo femminile ed alla violenza di genere, e non solo. Partecipa al coordinamento “”Se
toccano una” e scrive lo spettacolo “Ll’ammore ll’arraggia e ll’addore d’’o mare” a quattro mani con
il musicista compositore Ugo Gangheri. Partecipa a numerosissime rassegne come attrice ed autrice indette dal Comune di Napoli: da Estate a Napoli a Natale a Napoli, a Maggio monumenti, ad
Innamorati di Napoli a San Valentino a Fantasmi ed altre aperture della città al Napoli Street Festival
(NTF)... Accogliendo l’invito della talentuosa pianista Mariella Pandolfi, a scrivere nuove
drammaturgie, dà vita ai testi e ne cura poi la regia di altri due spettacoli: Sono io George Sand, con
la stessa Pandolfi che arrangia i brani di Chopin in chiave jazz e Maria Grazia Ritrovato; e ancora
Amore eterno, eterno amore, (dedicato a Bill Evans) sempre con la Pandolfi al piano. Spettacoli molto apprezzati dal pubblico che ricevono ottime recensioni.
Riceve numerosi riconoscimenti sia per la scrittura teatrale che per quella poetica, anche prestigiosi
primi premi, il Pegasus Litterary Award oppure il premio dell’Accademia Internazionale di
Significazione e Arte contemporanea, e non ultimi il primo premio a Roma per il monologo in

napoletano: “Ll’addore d’’o mare” ed il primo premio letterario Virgilio in Antica Atella per l’opera
“Uocchie ‘e lupa”, per racconti brevi “La valigia di papà” e tanto altro. Con l’Aletti ed. pubblica una
propria silloge.
Viene coinvolta in una serie di collaborazione con molte associazioni (a sfondo sociale o prettamente artistico) che lavorano sul territorio, tiene corsi di lettura interpretata, dizione e teatralizzazione dei
miti e delle leggende napoletane come formatore di Legambiente su progetti a sfondo di recupero
giovanile e avviamento al lavoro sui parchi letterari. Partecipa come doppiatrice del progetto
internazionale di e/learning della Khan Accademy Dublin. Dirige come direttore artistico “Il Teatro
da Camera”. Lavora come speaker alla radio RadioShamal organizzando e conducendo proprie
rassegne insieme a Umberto Laperuta. Partecipa a due radiodrammi: “Due Vite” come coautrice ed
interprete insieme a Rosalba Di Girolamo, Gianni Sallustro, Rodolfo Fornario e “Parenti terribili” di J.
Cocteau per la regia di Rosalba Di Girolamo, come interprete insieme alla stessa Di Girolamo e Gianni Sallustro, nonché gli allievi del teatro Mercadante. Attualmente insegna “lettura scenica” da due anni ed è impegnata nelle prove dello spettacolo “Aghnes e Martirio” testo di Pasquale Ferro, per la regia di Gianni Sallustro con lo stesso Sallustro e gli allievi dell’Acc. Vesuviana di Cinema e Teatro,
spettacolo che debutterà nella rassegna invernale 2023/2024 al Teatro Instabile di Napoli.

 

Contatti: anitapavone@gmail.com

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